BOLOGNA - "La priorità è che le persone vadano a votare, perché non è mai un bel segnale per la politica nazionale se una regione si disinteressa delle elezioni". Così Stefano Bonaccini - candidato del Pd e dell'ampia coalizione di centro-sinistra (da Sel ai cattolici laici del Centro democratico) alla presidenza della Regione Emilia-Romagna nelle prossime elezioni del 23 novembre - ha chiuso lunedì 3 novembre il proprio intervento all'incontro con la Uisp Emilia-Romagna, svoltosi nei locali della casa per ferie "Il villino". Oltre all'impegno per la partecipazione alla chiamata elettorale, al centro della discussione è stato ovviamente il tema dello sport di cittadinanza. Dagli investimenti futuri alle opportunità di formazione e lavoro nel mondo sportivo, dagli impianti da sistemare alle riforme normative per valorizzare l'attività motoria dei cittadini ai fini della tutela della salute, questi i principali temi proposti dai dirigenti Uisp a Bonaccini. "Esco da questo incontro - ha dichiarato il candidato Pd - con almeno quattro punti su cui lavorare per il futuro. Dobbiamo riportare lo sport al centro delle politiche pubbliche". Disponibilità quindi all'ascolto, alla raccolta delle proposte dell'associazionismo, ma anche un monito al terzo settore: "Abbiamo bisogno che le associazioni, e in particolare quelle sportive, non ci chiedano semplicemente soluzioni alle problematiche, ma sappiano anche farsi carico di dare risposte. Soprattutto sul piano dell'offerta di lavoro", ha sottolineato Bonaccini. "Da tempo - è il commento di Mauro Rozzi, presidente della Uisp Emilia-Romagna - la nostra associazione non è più solo quella dei campionati amatoriali. È nella nostra natura proporci come un soggetto capace di proporre attività motoria per tutti, a basso costo, qualificata e finalizzata alla tutela della salute. Veniamo spesso elogiati per le nostre politiche e le nostre prospettive e non temiamo la possibilità di assumere un ruolo di guida. Ma chiediamo fortemente che a braccetto con noi camminino quei soggetti che fanno veramente attività associativa".
Presente all'incontro anche il presidente nazionale della Uisp, Vincenzo Manco. "Se l'Emilia-Romagna con le sue politiche ha finora rappresentato un modello, bisogna anche riconoscere - ha dichiarato quest'ultimo - le carenze manifestate da questo modello. Oggi il tema delle riforme va affrontato su basi nuove, in primis mettendo al centro il rapporto con i corpi intermedi. E bisogna poi superare il livello della concertazione per arrivare alle scelte concrete. Quello che non solo il terzo settore ma che tutta la gente chiede". Per questo motivo ancora più importante risulta la partecipazione alle elezioni regionali. "Serve una grande mobilitazione - ha ribadito Bonaccini - e non solo per ciò che riguarda solo il mio partito, ma per il livello di democrazia complessiva della regione".